Il segmento testuale Silvio Spaventa è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 20Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 18
Brano: [...]a »; nel 1947, redattore della « Repubblica d’Italia »; successivamente, inviato speciale e direttore responsabile del quotidiano « Il Paese ». Nel 1948 si iscrisse al P.C.I.. Fu eletto due volte consigliere comunale di Roma e, nel 1963, deputato nella lista del Partito comunista per la circoscrizione di Roma. È membro della Comunità europea degli scrittori e segretario generale deN’Associazione ItaliaURSS.
Opere pubblicate: Tesi di laurea su Silvio Spaventa, Bari; Edizione critica delle Lettere di Stato e d’Arte (14701480) di Federico da Montefeltro; Antologia dell’Antifascismo italiano, Roma, 1961; Lotte politiche sotto il governo della destra, Torino, 1954; Carducci giacobino. L’evoluzione dell'ethos politico, Palermo, 1953; Le origini del fascismo, Roma, 1956; Nitti, D'Annunzio e la questione Adriatica, Milano, 1959; L’Unità d’Italia, Roma, 1959; Voltaire, Direrot il partito filosofico, Messina Firenze 1956.
Alba
Città piemontese (prov. Cuneo) di circa 19.000 abitanti; a 60 km dal capoluogo, sul Tanaro. La storia di Alba partigiana è s[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 534
Brano: [...]zzo, il grave problema dell’analfabetismo e dell’istruzione superiore.
Le tradizioni democratiche di Chieti spiegano il fenomeno della intensa partecipazione di questa provincia alla Resistenza e alla Guerra di liberazione, espressa attraverso episodi per altro poco noti, pur essendo stati di notevole importanza. Senza risalire alle cospirazioni della Carboneria, del movimento liberale e massonico antiborbonico (l'illustre filosofo e ministro Silvio Spaventa, zio di Benedetto Croce, nacque a Bomba), va detto che prima le formazioni radicali e poi il Partito socialista colsero nel Chietino affermazioni importanti, tenuto conto che si tratta di una provincia dell’Italia meridionale.
Primo dopoguerra
Nel primo dopoguerra il Partito socialista conobbe qui, come nel resto d’Italia, un notevo/e sviluppo, seppure sempre soffocato dalla massiccia presenza delle forze conservatrici che, dopo la guerra 191518, sfruttarono il malcontento dei reduci. Alle elezioni del 1919, contro i 20.345 voti dei « combattenti » e i 30.415 del blocco ministeriale, la[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 128
Brano: [...]ione trasformistica.
Governo della Sinistra
Nel marzo del 1876 Marco Minghetti, presidente del Consiglio, annunziò il raggiungimento del pareggio. Nello stesso mese il governo cadde su un’interpellanza presentata contro la tassa sul macinato che, come si è detto, aveva costituito un elemento essenziale della politica economica. Ma la ragione di fondo della caduta del governo era data, in realtà, dall’opposizione incontrata dal tentativo di Silvio Spaventa, che ne era il ministro dei Lavori pubblici, di arrivare alla gestione statale di tutte le ferrovie.
A parere dello Spaventa, l’industria ferroviaria, « uno dei mezzi più potenti per l’incremento della prosperità economica di ogni classe di cittadini », era un « monopolio artificiale » creato dalle leggi; essa non avrebbe potuto sorgere e vivere senza l’intervento dello stato: perciò l’esercizio delle ferrovie doveva essere affidato ai governi. Il progetto di statizzazione, che era stato elaborato sulla scorta delle esperienze che si erano fatte in altri paesi europei, ledeva molti interes[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 258
Brano: [...]enno, da Avvenio Montesano, da Carlo Shonheim e da altri giovani ufficiali di Lanciano, contro i tedeschi si accese un combattimento sbriciolato in decine di episodi: la popolazione si batté compatta e anche i ragazzi vi parteciparono con slancio.
Tutti accorrevano al grido: « Jame, jame contro i tedeschi! ».
I patrioti, forti di un centinaio di uomini, occuparono diversi punti della città: le Torri Montanare, le case prospicienti il viale Silvio Spaventa, la Caserma « S. Chiara », il Torrione delle Monache e i vari ponti di accesso. La battaglia si sviluppò violenta, ma alla fine i patrioti, che erano armati soltanto di fucili modello '91, furono sopraffatti dalla superiorità numerica e dalle armi dei tedeschi. La rivolta fu soffocata. I tedeschi perdettero 47 uomini, mentre i partigiani ebbero 10 caduti: Vincenzo Bianco, Giovanni Calabro, Giuseppe Castiglione, Achille Cuonzo, Remo Falcine, Adamo Giangiulio, Giuseppe Marsilio, Guido Rosato, Raffaele Stella e Nicolino Trozzi.
La rappresaglia
Altri 12 patrioti caddero nel corso delle succ[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 279
Brano: [...]colo XIX »
1938
B. Croce, « La storia come pensiero e come azione »
A. Labriola, « La concezione materialistica della storia »
1939
G. Mosca, « Elementi di scienza politica » A. Labriola, « Discorrendo di socialismo e di filosofia »
1940
K.R. Greenfield, « Economia e liberalismo nel Risorgimento »
G. Ruini, « Economia di guerra »
1941
E. De Martino, « Naturalismo e storicismo nell’etnologia »
1942
P. Romano, « Silvio Spaventa »
A. Lucarelli, « Il brigantaggio .politico nel Mezzogiorno »
T. Moro, « L’Utopia »
1943
E. De Fonseca Pimentel, « il Monitore repubblicano »
Bibliografia: E. Garin, « La Casa editrice Laterza e mezzo secolo di cultura italiana », in La cultura italiana tra '800 e '900, Bari 1962.
Latina
Provincia del Lazio (v.) comprendente 33 comuni, con una popolazione complessiva di circa 386.000 abitanti (81.000 nel capoluogo). Ha un reddito di 1.035.000 lire (1972) annue per abitante, di cui il 16% derivante dall’agricoltura; negli ultimi anni ha registrato un incremento delle attiv[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Silvio Spaventa, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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